Laura Paoletti – ATTRAVERSAMENTI
(Editoriale di Paradoxa 3/2025) La scommessa di questo fascicolo è che l’anacronismo consistente nel forzare la filosofia di Del Noce a farsi chiave di lettura del presente sia un’operazione due volte feconda: per pensare il presente e per ripensare Del Noce. Quanto al primo versante, il lettore troverà in queste pagine numerosi esempi di come la ripresa del progetto delnociano di una radicale «revisione di tutte le tradizionali categorie politiche» (Il problema dell’ateismo, il Mulino, 1990, p. 128) possa tradursi in uno sguardo critico su alcuni abiti mentali tipici della contemporaneità, tanto tipici da essere per lo più irriflessi: incorporazione acritica del mito progressista; rescissione violenta di qualsivoglia relazione tra religione e politica, con conseguente riduzione della prima a variante dell’immanentismo e della seconda a mera difesa dell’individualismo; destoricizzazione del fascismo e speculare trasformazione dell’antifascismo in strumento illiberale di demonizzazione dell’avversario politico; resa incondizionata a un nichilismo considerato come ineluttabile; ribaltamento del marxismo in apologia della società opulenta e del tecno-capitalismo quale struttura portante di questa. Persino un fenomeno tratto dalla più immediata attualità, come l’imporsi del nesso sistemico tra trumpismo e ideologia woke, può essere considerato tra i cascami del «suicidio della rivoluzione». Va da sé che un confronto





