Laura Paoletti – COMUNICAZIONE E ‘SECOLARIZZAZIONE’ DELLA POLITICA

(editoriale di Paradoxa» 3/2020) A tutta prima si resta piuttosto disorientati quando il Curatore, proprio in conclusione dell’ampia (e utilissima) positio quaestionis con cui introduce queste pagine, ricapitola il discorso svolto definendo «la fase storica che stiamo vivendo come una ‘secolarizzazione’ della conoscenza e del comportamento sempre più tipica dei moderni» (p. 33). Sembra difficile, in effetti, trovare qualcosa di più estrinseco e meno pertinente, rispetto alla questione del rapporto tra politica e comunicazione, di un riferimento al complesso processo storico che consiste nella progressiva perdita di rilevanza della religione nella società moderna. In realtà l’effetto (voluto) di spaesamento è efficace nel richiamare l’attenzione del lettore sul paradigma teorico attivato dalla tesi cardine proposta da questo fascicolo. Se, infatti, ‘secolarizzazione’ è, in senso stretto, il trasferimento della proprietà di beni ecclesiastici allo Stato e, per estensione, il passaggio di concetti, competenze, poteri e strategie di legittimazione del potere, dall’ambito della religione a quello della politica, allo stesso modo la provocazione – e l’allarme – lanciata dai saggi qui raccolti è che la politica stia subendo oggi, quasi per contrappasso, un’analoga espropriazione ad opera della comunicazione. Stiamo insomma assistendo ad un passaggio epocale che può esser descritto come «sostituzione della politica con la

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