Laura Paoletti – MARGINI DI MANOVRA

(editoriale di Paradoxa 1/2019) Uno degli obiettivi con cui nasce «Paradoxa» – non tanto come rivista, quanto come operazione culturale – è quello di aiutare il non specialista a dare una forma più precisa alle proprie domande, curiosità, convinzioni, per lo più inespresse, grazie al lavoro di specialisti che, prestandosi a sconfinare dal proprio territorio, riescono spesso a ribaltare quel che per lo più si crede o si pensa, quasi a propria insaputa. In fascicoli particolarmente tecnici, come questo, tale (felice) dinamica risulta particolarmente evidente. È sensazione diffusa che l’economia sia il vero luogo in cui si concentra oggi il potere e in cui accadono decisioni rispetto a cui la politica non può che adeguarsi. Mercati finanziari e multinazionali sono i veri attori capaci di determinare, secondo i propri interessi, l’accadere degli eventi; e una realtà politica, e politicamente fragile, come l’Unione Europea, che assomma le debolezze dei singoli paesi membri, appare come un orpello inutile e peggio dannoso. In netta controtendenza con questa narrazione diffusissima e probabilmente vincente sotto il profilo del consenso, questo fascicolo rilancia l’idea di una politica economica. Praticando la distinzione, ovvia per gli specialisti, meno per gli altri, tra l’economia (reale) e l’Economia (teorica) i

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