Veronica Neri – TECNOLOGIE DIGITALI ‘AFFIDABILI’. DALL’ACCOUNTABILITY ALL’AGIRE RESPONSABILE

(estratto da Paradoxa 3/2018) Premessa L’uso consapevole delle tecnologie digitali da parte dei giovani è diventato un obiettivo di primo piano in ambito educativo, come si evince del resto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), approntato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca già nel 2015 (http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-30.10-WEB.pdf). Il sistema scolastico odierno si sta confrontando con nuove matrici formative in linea con lo sviluppo e la diffusione crescente (e irreversibile) delle tecnologie emergenti. Tale sviluppo, al contempo, impone l’elaborazione di un percorso di literacy specifica centrato sulle tecnologie stesse rivolto sia agli adulti che gravitano nel mondo della scuola sia ai così detti ‘nativi digitali’ (quei giovani cioè nati al tempo della rete, secondo la definizione di Paolo Ferri proposta in Nativi digitali, Bruno Mondadori, Milano 2011). In riferimento a questi ultimi si è manifestato un paradosso: i giovani si muovono con estrema naturalezza in un universo intermediale di cui spesso non colgono a pieno le potenzialità. Circa il 90% dei ragazzi (con particolare riferimento alla classe di età 11-20 anni) risulta essere utente regolare della rete, senza però sfruttare pienamente le risorse offerte da e attraverso tale mezzo non solo a fini di entertainment, ma anche didattici. Nel PNSD si

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