Ioannis Papageorgiou – CRISI GRECA, CRISI EUROPEA E CRISI DI LEGITTIMITA’ IN EUROPA

(estratto da Paradoxa 3/2015) Introduzione Alle prime ore del mattino del 13 luglio 2015, dopo diciassette ore di negoziati al vertice dei capi di stato dell’Eurozona – e molte ore di più a livello dell’Eurogruppo e di altri gruppi tecnici – la Grecia ha concordato con gli altri partner europei un terzo pacchetto di salvataggio per l’economia in crisi del Paese. Questo risultato ha messo fine al più recente, e speriamo ultimo, capitolo della ‘tragedia’ greca, iniziata nel 2010 con l’incapacità del Paese di finanziare il suo debito pubblico e la conseguente richiesta di assistenza presentata all’Eurozona. La crisi era nata come una crisi del debito pubblico, che un Paese dotato di una politica monetaria indipendente avrebbe potuto risolvere con una svalutazione della propria moneta. Tuttavia, l’esclusione di questa possibilità per i Paesi che fanno parte dell’unione economica e monetaria europea ha portato lo spettro del default economico del Paese all’interno dell’Eurozona o, peggio ancora, la Grexit, cioè, la fuoriuscita dalla zona euro o addirittura dall’Unione Europea – visto che i Trattati prevedono una procedura per l’uscita dall’Unione europea, ma non dall’Unione monetaria, che si suppone irreversibile. La crisi greca è stata soprattutto una crisi generata da cause interne. Messe

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