Tavola Rotonda – Tempo e memoria: riflessioni filosofiche e implicazioni educative

Roma, 9 marzo 2000 La riflessione, filosofica e interdisciplinare, sul concetto di memoria si situa tra due estremi: a) una disposizione attuale, di un congegno, che risponde diversamente a una sollecitazione a causa di un’altra sollecitazione a cui il congegno sia stato sottoposto in passato (es. una molla, distesa o compressa); b) una presenza del passato come tale nel presente, che determina la qualità del presente.Perciò,i temi proposti alla riflessione e al dibattito sono stati: la memoria artificiale (del computer) e la memoria dell’uomo, la memoria del singolo e quella della comunità. Tali spunti sono stati declinati anche in chiave pedagogica ponendo tutte le questioni relative all’importanza e al ruolo della memoria nei processi di formazione educativa e culturale. Partecipanti: M. Ceruti, A. Chang, F. D’Agostino, L. Lepri, V. Mathieu, C. Montedoro, M.T. Moscato, M.M. Olivetti, L. Paoletti, A. Rigobello, M.T. Sciolla

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L. PAOLETTI, Uomo e tempo. Saggio di antropologia filosofica, Roma, Armando, 1999, pp. 205

1999 - Uomo e tempo. Saggio di antropologia filosofica

Il volume intende proporre una riflessione antropologica in quanto analisi del modo d’essere dell’uomo come realtà che esiste in un modo peculiare. Nel saggio tale peculiarità è studiata in rapporto al tempo, accogliendo quanto il pensiero occidentale (da Agostino a Bergson a Heidegger) ha approfondito, ma sviluppandolo attraverso un’analisi fenomenologica del modo umano di esistere, da parte dell’uomo, come “animale che indugia”. Questo concetto stesso di indugio o di attesa implica un trascendimento del tempo e, insieme, un’accettazione inevitabile della temporalità.

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