Adriano Fabris – LO SPAZIO DELLE HUMANITIES NEGLI AMBIENTI TECNOLOGICI

(Estratto da Paradoxa 3/2022) Davanti a un bivio Come spesso è accaduto in passato, nella storia del pensiero e non solo, anche oggi ci troviamo di fronte a un bivio. La strada che verrà scelta a questo bivio inciderà sulla mentalità e sui comportamenti delle generazioni future. Solo che, come in precedenza spesso è avvenuto, non ci rendiamo conto che è necessario prendere una decisione. Non avvertiamo il fatto che, almeno in parte, possiamo scegliere da quale parte andare. Il bivio di cui parlo riguarda il modo in cui consideriamo lo sviluppo attuale e il futuro delle nostre conoscenze. Parlo dell’acquisizione, dell’elaborazione, dell’utilizzo e della portata delle conoscenze umane. Parlo del significato stesso del termine ‘conoscenza’. L’alternativa è quella fra una conoscenza sviluppata dagli esseri umani, riferita agli esseri umani ed estesa da essi al mondo, e una conoscenza che altre entità sono in grado di elaborare e che non necessariamente è posta sotto il controllo umano. La prima forma di conoscenza è il sapere delle humanities; la seconda è quella attivata dalle tecnologie. Dobbiamo approfondire meglio, sia pur in breve, la differenza fra queste due forme e il modo in cui esse, oggi, s’intrecciano fra loro. Sono gli esseri

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